lunedì 15 giugno 2009

E QUESTA E' GIUSTIZIA....???????

Sul Quotidiano La Provincia del 11Giugno 2009

Porto' la figlioletta di Ogliari in Polonia
Lewandoska condannata a 14 mesi


“Sottrazione di minore”
Sentenza per la moglie del commerciante ucciso a Cremosano nel 2007”

Un anno e due mesi di reclusione. E' giunta nel tardo pomeriggio di ieri la seconda condanna per sottrazione di minore, questa volta riferita al periodo tra il settembre 2005 e il novembre 2007, emessa dal Tribunale di Crema nei confronti di Joolanta Lewandoska.

Lei, la ex moglie del defunto Angelo Ogliari, non era in aula ad ascoltare la sentenza, letta poco dopo mezzoggiorno dal Giudice Maria Stella Leone. “E' in Polonia”, si era limitato a confermare il difensore, l'avvocato Martino Boschiroli, prima che si aprisse l'udienza.

E fra pochi giorni, scadranno anche i termini dell'inchiesta che vede la ex ballerina quarantunenne iscritta nel registro degli indagati assieme al compagno Edgardo Fagraldines, di 49 anni. Per entrambi, il reato ipotizzato e' l'omicidio volontario, in relazione all'uccisione del marito della donna. Nei loro confronti non e' comunque mai stata disposta alcuna misura restrittiva.

Ogliari, commerciante di automobili di 43 anni, venne picchiato a morte nel cortile della sua villetta di Cremosano la notte del 30 ottobre del 2007. Tra i coniugi separati, i rapporti erano tesi da tempo per via dell'affido della figlioletta Diana, nata nel 2000. E il processo celebrato ieri rappresenta uno strascico di quelle tensioni.

La piccola, stando alla decisione dei giudici, sarebbe dovuta rimanere con il padre. Ma Jolanta non la riporto' mai in Italia, dopo una vacanza trascorsa in Polonia, il Paese natale della donna; papa' Angelo non ebbe piu' modo di rivedere Diana dall'estate 2005 sino alla morte. Di qui gli esposti, che hanno portato ad una prima condanna di Jolanta Lewandoska a 15 mesi di reclusione (ancora pendente in appello) e alla sentenza emessa dal giudice Leone, al termine di un procedimento celebrato con il rito abbreviato. Nel corso dell'udienza, ad occuparsi della pubblica accusa e' stato il viceprocuratore Antonio Andronico.

Cristiano Mariani (Giornalista Quotidiano La Provincia di Cremona.)



Sul Quotidiano La Cronaca del 13 Maggio 2008

Condannata la mamma di Diana
ha portato via la figlia illegalmente


La donna tenne la bambina in Polonia pur non avendone diritto. La pena è di 15 mesi e 10 mila euro e il giudice ha 'congelato' la concessione dell'indulto in attesa del processo di appello che riguarda sempre Jolanda Lewandowska e la sua osservanza delle leggi italiane.

La mamma di Diana è stata condannata a un anno e tre mesi di reclusione e a 10 mila euro di multa perché ha tenuto in Polonia la piccola Diana contro la legge che le imponeva di restituirla al padre, il quale ne aveva diritto.

La mamma di Diana è Jolanda Lewandoska, indagata dalla procura di Crema, per la morte del marito, Angelo Ogliari, avvenuta il 31 ottobre scorso e per la quale si attendono ancora gli esami dei Ris di Parma, rinviati per ben tre volte e stavolta dati in dirittura d'arrivo, visto che l'incidente probatorio che si fonda proprio su questi esami è fissato per il prossimo 19 maggio.

II procedimento per il quale c'è stata sentenza, invece, riguarda la donna e la figlia. Il capo d'imputazione è sottrazione di minore e per arrivare alla sentenza di venerdì scorso ci sono voluti un anno e mezzo per allestire il processo e nove mesi per arrivare alla sentenza.

Che però adesso c'è.

Ecco come è andata.

Nel mese di agosto del 2005 Jolanda Lewandowska preleva la figlia dall'abitazione di Angelo Ogliari, dal quale vive separata, e la porta in Polonia. Qualche settimana più tardi il marito ottiene l'affidamento della piccola anche da parte del tribunale di Brescia, presso il quale la donna ha fatto ricorso avverso una prima sentenza del tribunale di Crema che aveva tolto la piccola a lei e l'aveva affidata al marito.

Peraltro, il 26 novembre di quell'anno la Lewandowska viene condannata a dieci giorni di prigione e a mille euro di multa perché non aveva ottemperato all'ordine del giudice che prevedeva visite regolari del papa alla bambina

In risposta alla sentenza arriva una lettera al padre che riferisce che potrà vedere la figlia come previsto dalle ore alle ore di tutti i giorni. In Polonia.

E' evidente la beffa alla quale il padre non sottostà e decide di denunciare la moglie per sottrazione di minore.

Parte da qui una lunga serie dì denunce e iniziative che mettono a nudo tutto il male della burocrazia e l'inadeguatezza del sistema legislativo in materia di coppie scoppiate e figli di separati. Un male grande che porta a far di conto con una giustizia lenta e vecchia che non sa dare risposte efficaci.

Nel caso di Ogliari, si arriva a dargli ragione sempre troppo tardi. Dopo la sua morte.

Sul caso specifico, dapprima c'è un rinvio perché la donna non si trova all'indirizzo, poi il procedimento parte senza la donna, che se ne sta in Polonia e se ne guarda bene dall'apparire in aula, infine l'ultima udienza di venerdì scorso, nella quale il pubblico ministero Raffaele Pesiri chiede al giudice di condannare la donna a nove mesi dì reclusione e il giudice Cristian Vettoruzzo calca la mano, arrivando a 15 mesi di reclusione e a una ammenda di 10 mila euro da liquidare subito, ma senza che la parte vincente, rappresentata dall'avvocata Laura Oliari, possa ricorrere a causa civile. Ma il giudice sospende anche il beneficio dell'indulto perché pende a Brescia un ricorso della donna in merito proprio alla prima sentenza.

Con ogni probabilità l'avvocato Martino Boschiroli che difende gli interessi della Lewandowska, farà ricorso anche contro questa sentenza. E Diana resta sempre dov'è.

Pier Giorgio Ruggeri (Giornalista Quotidiano La Cronaca)



Comunicato a firma del Presidente dell'Associazione
La Voce dei Genitori per Sempre Davide Arcari del 12-06-2009


E QUESTA E' GIUSTIZIA....???????

Dov'è la giustizia in questo nostro paese...???? Angelo Ogliari massacrato il 30 ottobre 2007 da mani ancora sconosciute forse la giustizia alla quale si era rivolto non sara' mai in grado di rendergli onore.... La moglie e non ex in quanto i due erano solo separati è stata condannata in un primo processo a 16 mesi di reclusione e ora notizia di ieri (10 giugno 2009) è nuovamente stata condannata a 14 mesi di reclusione totale 30 mesi di reclusione sulla carta. In pratica la signora che vola in Polonia solo quando si avvicina un udienza può girare liberamente tra Italia e Polonia come se nulla fosse accaduto. Il reato per il quale è stata condannata non è un reato lieve ma si tratta di sottrazione di minore un reato che meriterebbe sentenze pesanti ed esecutive e non pagliacciate come queste. Nessuno puo' permettersi di portare via un bambino dal proprio genitore agendo nell'inlegalità e pensare di uscirne pulito. Se l'ordinamento giudiziario è questo serviranno a ben poco gli sforzi che in questo momento il Ministero degli Esteri in collaborazione con il Ministero della Giustizia e il Ministero degli Interni stanno facendo per evitare altri casi come quello della piccola Diana se poi non c'è la certezza della pena (task force interministeriale sulla sottrazione internazionale dei minori). Queste persone oltre al reato di sottrazione di minore già molto grave di per sé hanno inlegalmente deciso di togliere un diritto e un dovere all'altro genitore, e ancora più grave hanno cancellato una figura genitoriale al minore vittima innocente. Questa non si puo' chiamare GIUSTIZIA.
In questi giorni scadranno i termini dell'inchiesta avviata dalla procura di Crema dopo l'omicidio di Angelo Ogliari del 30 ottobre 2007, sono passati quasi due anni però non illudiamoci di vedere finalmente un rinvio a giudizio del resto e' notizia di questi giorni che per il delitto di via Poma a Roma della povera Simonetta avvenuto il 7 Agosto del 1990 forse si avra' il suo colpevole a distanza di 20 anni.......quindi a noi suoi amici e ai suoi parenti non resta che aspettare ancora circa 18 anni e sperare che nel frattempo un PM si prenda a cuore questo efferato omicidio.....


Il Presidente
Associazione La Voce dei Genitori per Sempre
Davide Arcari