mercoledì 28 ottobre 2009

Il programma CHI LA VISTO? a Cremosano per il delitto di Angelo


Una troupe a Cremosano per indagare sulla
morte di Angelo Ogliari, massacrato la notte tra
il 30 e il 31 ottobre del 2007. L'inchiesta a rischio di archiviazione
LA PUNTATA DEL PROGRAMMA CHI LA VISTO? SUL DELITTO OGLIARI
ANDRA' IN ONDA LUNEDI 09 NOVEMBRE 2009
A PARTIRE DALLE 21.10 CIRCA SU RAI 3.

Cremosano - Un delitto efferato, l’inchiesta in Procura che sta viaggiando verso l’archiviazione, il ricordo di Angelo Ogliari nelle parole dell’amico Davide Arcari, presidente dell’associazione «Genitori per Sempre» e la troupe di «Chi l’ha visto» che è venuta a indagare su un caso di omicidio che è ancora senza colpevole. Per tre giorni la giornalista Paola Grauso della redazione del noto programma della Rai sarà a Crema per tentare di dare una risposta all’inquietante punto interrogativo che è il delitto del commerciante di auto di Cremosano. Angelo Ogliari è stato ucciso nella sua villetta a Cremosano la note tra il 30 e il 31 ottobre del 2007. Lo trovarono nel bagno del garage immerso in una pozza di sangue e il cranio sfondato. Per quel delitto sono finiti nel registro degli indagati l’ex moglie Jolanta Lewandoska e il compagno uruguaiano Edgar Fragaldines. Entrambi si sono sempre dichiarati innocenti.
L’inchiesta si è arenata«Ne vedremo delle belle» ha detto Davide Arcari che da sempre si batte per tenere vivo il ricordo di Angelo e che di recente ha avuto un incontro con il procuratore Daniela Borgonovo per fare il punto su un’indagine che per la verità appare destinata al fallimento, «noi di Angelo, non ci scorderemo mai, e il fatto che ci sia qui la trasmissione “Chi l’ha visto?” può essere uno stimolo importante”». E proprio in Procura che la Grauso andrà per avere notizie su un’inchiesta che a suo tempo era stata aperta dal procuratore Benito Melchionna e che non ha mai dato l’impressione di essere vicina alla scoperta della verità. La troupe resterà in città fino a domani. Ieri, oltre ad Arcari, è stato intervistato il sindaco di Cremosano, Raffaele Perrino, che si è battuto perché venisse ricostruita la verità dei fatti e trovato un colpevole; a tutt'oggi, però, appare molto probabile un’archiviazione.
La battaglia giudiziaria per la figlia Diana Angelo Ogliari nell’ultimo anno della sua vita ha lottato disperatamente per avere la figlia Diana al suo fianco. La bambina era andata in Polonia con la madre e non era più tornata. Angelo ha sempre contestato l’affidamento alla madre e si era appellato anche al tribunale polacco. In questa sua battaglia era stato sostenuto dal gruppo di genitori che si riuniscono intorno ad Arcari e all’associazione Genitori per Sempre. Alcune sentenze avevano dato ragione a Ogliari, ma non ha mai fatto in tempo a riabbracciare la figlia. Qualcuno - ma gli investigatori hanno sempre sospettato che fossero state più persone - lo ha aspettato nel cortile della sua villetta e l’ha massacrato. Un omicidio, quello di Cremosano, che rischia l’impunità. Una vicenda che sarà protagonista di una puntata di «Chi l’ha visto?».

mercoledì 21 ottobre 2009

CORRIERE DELLA SERA DEL 20 OTTOBRE 2009

Crema Due anni fa il delitto Ogliari.
L' inchiesta deve essere chiusa entro dicembre.
Il giallo della figlia contesa
Un assassinio «dimenticato»
Nessuna rogatoria
per la moglie polacca accusata di omicidio.
Indagini Il mistero di tre impronte
di un piede nudo di donna
trovate dai Ris sulla scena dell' omicidio

CREMA - Tra pochi giorni saranno due anni. Due anni che Angelo Ogliari è stato massacrato nella sua villetta di Cremosano, due anni che la figlioletta Diana (che dove essere affidata a lui dopo una sentenza definitiva) vive in Polonia con la madre, due anni che sul registro degli indagati sono scritti i nomi della donna, Jolanta Marzena Witzack Lewandowska, 42 anni, e del suo convivente Edgar Fagraldines, 49, accusati di omicidio volontario. Due anni in cui la principale indagata, sentita fugacemente a Crema solo una volta 4 mesi dopo il delitto da un giovane magistrato, non è neppure mai stata interrogata. E così su questa storia rischia di calare inesorabilmente l' oblio, nonostante i molti indizi contenuti nei faldoni dell' inchiesta che dovrà essere chiusa a dicembre. Un funzionario di polizia oggi al vertice nazionale della Pubblica sicurezza sostiene che un delitto si risolve nelle prime 24 ore o mai più. Qui sono passati due anni, senza che neppure fosse fatta una rogatoria per «torchiare» l' ex moglie di Ogliari che vive a Poznan, in Polonia (dove fu raggiunta dal Corriere pochi giorni dopo il delitto), e che in questi due anni è anche venuta diverse volte a Crema, città in cui vive e lavora il suo convivente. Ma ci sarebbero altri buchi nell' inchiesta condotta dal pm Pesiri: non si sa dov' è finita l' auto di Ogliari che non risulta esaminata dal Ris e su cui tra l' altro pare si trovasse un cellulare, non sarebbero stati incrociati i dati dei tabulati Telecom con le «celle» della zona di Crema e Cremosano nelle ore intorno al delitto (la notte tra il 30 e il 31 ottobre), non sarebbero state controllate le registrazioni di molte telecamere stradali e ai caselli autostradali. Dalle indagini dei Ris è invece emerso un particolare interessante: sulla scena del delitto c' era una donna. Durante il tentativo di pulitura delle tracce ha lasciato tre impronte di un suo piede nudo bagnato dal sangue della vittima che inondava il garage. Lunghezza, larghezza e forma delle orme - scrivono i Ris nel loro rapporto consegnato più di un anno fa ai magistrati - sono molto simili a quelle dell' indagata, «con una sovrapposizione alquanto suggestiva». Purtroppo dalle impronte rilevate mancano dettagli come le creste papillari che trasformerebbero l' elemento in una prova. Ma gli indizi restano molti. La contesa per l' affidamento di Diana finisce il 9 ottobre 2007 quando la sentenza diventa esecutiva. Il 24 ottobre Ogliari va in Polonia per prendere la bimba, ma madre e figlia sono sparite e così torna in Italia in attesa di una chiamata da parte dell' ambasciata. Il 26 ottobre anche la Lewandowska e il suo convivente sono in Italia. Il 30 mattina Ogliari presenta ai carabinieri una denuncia in cui dice che l' ex moglie è a Crema e gira con una parrucca bionda (circostanza che verrà poi confermata dalla donna), aggiungendo di essere pedinato e sorvegliato da Fagraldines e di sentirsi in pericolo. Il giorno seguente ha intenzione di recarsi dal procuratore capo Benito Melchionna ma nella notte tra il 30 e il 31 almeno due persone lo attendono nascoste nel giardino della villetta di Cremosano. Appena varca il cancello viene aggredito a calci, pugni e sprangate. Poi trascinato nel box e finito con una violenza inaudita. Il 31 mattina la Lewandowska e Fagraldines ripartono in auto per la Polonia.
Corvi Luigi (Corriere della Sera.)

giovedì 15 ottobre 2009

DELITTO ANGELO OGLIARI : SI VA VERSO L'ARCHIVIAZIONE. IL MALE TRIONFA SUL BENE....

ARTICOLO QUOTIDIANO LA CRONACA
DEL 15 OTTOBRE 2009
Arcari (Genitori per sempre):
«La Procura senza prove archivierà l’assassinio Ogliari»
A che punto sono le indagini sul delitto di Angelo Ogliari, ammazzato nelle prime ore del 31 ottobre 2007 ? La domanda ce la eravamo posta non più di una settimana fa, quando l’Associazione La voce dei genitori per sempre aveva commemorato il loro povero socio e amico ammazzato. E se l’è fatta anche il presidente Davide Arcari che, presa carta e penna, ha scritto al procuratore della repubblica Daniela Borgonovo per sapere che cosa si stesse architettando al secondo piano del tribunale di Crema. A sorpresa (era la terza volta che Arcari chiedeva udienza senza ottenerla), il procuratore lo ha chiamato e gli ha dato appuntamento per martedì alle 11. E Arcari ci è andato all’appuntamento e si è sentito dire quel che non avrebbe mai voluto ascoltare. E cioè che è vero che la procura ha chiesto una seconda proroga che scadrà a gennaio, ma la novità è che l’assassino o gli assassini resteranno impuniti perché la procura è intenzionata a chiudere le indagini chiedendo l’archiviazione del caso senza richieste di rinvio a giudizio. In pratica, non sono state trovate prove a carico dei due indagati, la moglie di Angelo Ogliari e il suo attuale compagno e con quel che la procura ha racimolato in due anni di indagini, il procuratore non se la sente di mandarli davanti a una corte d’assise rischiando una figuraccia. Fine della storia. Però il procuratore ha lasciato aperto uno spiraglio, affermando che comunque se qualcosa si dovesse muovere loro sono pronti a riaprire il procedimento e andare fino in fondo.Indagini sbagliate fin dal primo momento hanno portato a questa soluzione finale, dolorosa e per nulla gratificante. Quindi, se non succede qualcosa di inimmaginabile, a Cremosano abbiamo assistito a un delitto perfetto. O, come dice il capo dei Ris: «Non esiste un delitto perfetto, ma indagini imperfette». (Pier Giorgio Ruggeri)
GIUSTIZIA NON PER TUTTI.
Angelo Ogliari trovato morto il 31 ottobre 2007
Meredith Kercher trovata morta il 2 novembre 2007
Due giovani vite barbaramente spezzate......
oggi possiamo dire
Meredith giustizia SI
Angelo giustizia NO
Perche...???
Forse mai nessuno ci dara' questa risposta....
Esiste il delitto perfetto ? Risponde il Colonello Luciano Garofano Comandante RIS di Parma.
” Il Delitto perfetto non esiste parola del Colonnello Luciano Garofano Comandante dei Ris di Parma che intervenuto a una conferenza stampa al museo della scienza di Milano dice: “.....con tutti gli strumenti che abbiamo teoricamente tutti i delitti dovrebbero essere scoperti, poi è chiaro che ci sono tante variabili, spesso le risorse non sono cosi' adeguate per poter rendere realistica questa perfezione e quindi purtroppo dal delitto perfetto si scade in quello che può' essere un indagine non completa o imperfetta.......” Il Colonnello Garofano afferma infatti che ogni contatto lascia una traccia......... Alla domanda perché' il delitto diventa perfetto il Colonnello Garofano risponde: “.....perché' le risorse, la concentrazione non ci consentono di essere cosi' efficaci e cosi' perfetti da rendere ogni crimine secondo me potenzialmente risolvibile risolto.........” Parole che non lasciano dubbi sul perchè gli assassini di Angelo non verranno consegnati alla giustizia.....
Davide Arcari Presidente Associazione La Voce dei Genitori per Sempre.

venerdì 9 ottobre 2009

ANGELO..."NOI NON DIMENTICHIAMO"




Ieri sera 7 Ottobre a partire dalle ore 20.00 con una S. Messa nella chiesa di Trescore Cremasco si e' ricordato un grande uomo ma soprattutto un grande papa'.... Il caro Angelo Ogliari assassinato 2 anni fa' da mani ancora sconosciute..... forse solo alla Procura di Crema.......Buona la partecipazione alla serata....anche se ancora una volta i nostri politici locali forse hanno preferito una buona cena piuttosto che ricordare una persona che ha dato la sua vita per una giustizia che più' di una volta gli ha girato le spalle....a loro tutti va' il nostro più' sentito disprezzo....Dopo la S.Messa celebrata dal Parroco del paese Don Paolo siamo andati all'oratorio dove e' stata donata la Pergamena della Paternità' che era stata conferita ad Angelo in occasione del 19 Marzo 2008 a Roma per aver dedicato la vita al tentativo di occuparsi dei figli, per aver creduto che l’amore di un padre fosse un impegno da coltivare oltre ogni ostacolo ed oltre ogni rischio, per averne avuto conferma nel modo più tragico...... Prima del dono si e' tracciato un breve ricordo di Angelo dal Presidente dell'Associazione La Voce dei Genitori per Sempre e dal Parroco del paese Don Paolo, un ricordo molto toccante. La gente che gremiva la saletta dell'oratorio chiedeva e continuerà' a chiedere GIUSTIZIA per Angelo.La Procura deve sapere che noi non dimentichiamo ne ora ne mai il caro Angelo e vogliamo che i suoi assassini siano consegnati quanto prima alla giustizia...... Siamo pronti ad iniziative anche pesanti contro la Procura di Crema se non verremo ascoltati...... Rimanderemo in questi giorni una nuova lettera alla Procuratrice capo della Procura della Repubblica di Crema per essere ricevuti e ascoltati in caso non ricevessimo nessuna comunicazione siamo pronti con le associazioni di tutta Italia a manifestare davanti alla Procura tutta la nostra rabbia....perché' Angelo merita GIUSTIZIA...... IN FONDO CHIEDIAMO SOLO GIUSTIZIA..... Tutti noi ci auguriamo che la procuratrice ci riceva e ci dia rassicurazioni in merito a questa incredibile storia.....